Presenze del Contemporaneo al MAC di Lissone, Artisti in Brianza
È inevitabile che il pubblico non specialista non possa immaginare quale esperienza e quanto lavoro, quanta paziente attenzione e quale intelligenza sottenda a un'opera che noi verifichiamo ormai posata su un foglio. Dove il valore degli esiti è proporzionale all'approfondimento tecnico e questo, se sorretto da vera sensibilità e da quella sicurezza di gusto che può esser dettata soltanto da precise cognizioni di storia dell'arte e di estetica, può adire esiti di alta bellezza. Alle soglie di un mondo intimamente connesso al sogno e proiettato sullo schermo del desiderio, i Nuovi Paesaggi di Raffaella Surian ci parlano con dolce forza di prospettive di luce. Impaginano con semplicità elegante non certo scolastica vastissimi campi aniconici conferendo spessore culturale al segno ed assoluto nitore al colore. Non certo di facile lettura ma affascinanti per l'equilibrio delle campiture e per valori cromatici, i grandi fogli scelti a rappresentano il lavoro dell'inciditrice in questa mostra costituiscono cospicui raggiungimenti tecnici, sia nella lavorazione delle matrici - ad acquaforte, acquatinta, maniera a zucchero o cera molle - sia nella fase di stampa - cui attengono ampi momenti di creatività - e s'impongono come sicuri documenti della sua poetica. Testimoniano quella incoercibile volontà di esperire e quella costanza nella ricerca estetica che sole possono sorreggere una narrazione dell'anima, che l'artista da decenni si prova a trasferire, a specchio della memoria, con perfette proporzioni e simboliche geometrie, sui fogli e sulle tele.